Guerra in Ucraina: truppe russe verso Kiev

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Le forze armate russe sono entrate nella regione di Kiev attraverso il checkpoint di Vilcha, ha reso noto il ministero dell’Interno ucraino, precisando che le guardie di frontiera insieme all’esercito ucraino stanno contrastando l’avanzata delle forze russe. Secondo la Bbc, che cita fonti della sicurezza ucraina, i carri armati delle forze di invasione russe sono già entrati a Kharkiv, la seconda città ucraina per dimensioni.

L’Ucraina è stata colpita da “oltre 30 raid” dell’esercito russo che hanno preso di mira infrastrutture militari e civili, hanno riferito le forze armate di Kiev, precisando che la Russia ha utilizzato negli attacchi anche missili da crociera. Esplosioni sono state segnalate anche nella capitale Kiev e in varie città del Paese. E sarebbero già oltre 40 militari e una decina di civili ucraini uccisi dall’inizio dell’offensiva russa, scattata nella notte. Il comando militare ucraino ha inoltre dichiarato che quattro persone sono state uccise e dieci ferite quando un colpo d’artiglieria russo ha colpito un ospedale a Vulhedar, nella regione di Donetsk. Fra i feriti vi sono sei medici.

Attacchi russi sono stati segnalati anche a Odessa, Ivano-Frankivsk e Mariupol. Esplosioni e spari vicino all’aeroporto di Boryspil. Almeno 18 le persone che hanno perso la vita a Odessa, nel sud dell’Ucraina, a causa di un attacco russo, riferiscono le autorità regionali di Odessa spiegando che l’attacco ha colpito il porto.

L’ANNUNCIO DI PUTIN – L’annuncio dell’attacco è avvenuto poco prima delle sei di questa mattina (le quattro in Italia). Vladimir Putin è tornato a parlare in televisione affermando di “aver deciso di lanciare una operazione militare speciale” in Ucraina, chiedendo ai soldati ucraini “di deporre le armi e tornare a casa” e la “demilitarizzazione e denazificazione” del Paese. Putin ha detto di aver dato il via all’operazione militare, che non prevede, ha specificato, una “occupazione” dell’Ucraina, in risposta a una richiesta di assistenza dalle autorità di governo delle auto proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk per respingere l’aggressione militare di Kiev. La Russia interviene per “demilitarizzare e denazificare” l’Ucraina. Lo scopo dell’intervento è quello di “proteggere le popolazioni che per otto anni sono state sottoposte a umiliazioni e genocidio da parte del regime di Kiev. Per questo vogliamo la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e chiediamo anche di portare alla giustizia coloro che si sono macchiati di crimini sanguinari contro civili pacifici, inclusi cittadini russi”, ha sostenuto.

“I militari ucraini che accetteranno di deporre le armi saranno liberi di lasciare il fronte per fare ritorno alle loro famiglie”, ha aggiunto Putin precisando che la responsabilità per quello che si prevede sarà uno spargimento di sangue “ricadrà interamente sul regime al potere in Ucraina”. Le azioni della Russia, ha aggiunto, sono prese per autodifesa dalle minacce e da eventi ancora peggiori di quelli che capitano oggi. Per quanto difficile possa essere, chiedo a voi di capire e di cooperare, per voltare questa pagina tragica il prima possibile e andare avanti insieme”.

VOLI CANCELLATI – La Russia ha soppresso il sistema di difesa anti aerea dell’Ucraina con i suoi attacchi di precisione, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca in una nota. E ha chiuso temporaneamente una decina di aeroporti nel sud e nella penisola occupata della Crimea. Almeno fino al 2 marzo, rimarranno chiusi gli aeroporti di varie località, fra cui Rostov, Krasnodar, Kursk, Voronezh e Simferopol, secondo quanto annunciato dall’autorità russa per l’aviazione Rosaviatsiya. Rimane invece in funzione l’aeroporto di Sochi, sul mar Nero. Negli aeroporti di Mosca sono stati cancellati almeno 200 voli secondo i siti di viaggio online. (AdnKronos)

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